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Mercoledì 28 Marzo 2012 Teatro La Perla
Via de' Neri - Empoli

Inizio spettacolo ore 21.30

Componenti:

GINO PAOLIvoce

DANILO REApianoforte

FLAVIO BOLTROtromba

ROSARIO BONACCORSOcontrabasso

ROBERTO GATTObatteria

 

 

Un incontro in Jazz

Lo straordinario quintetto, con l’alibi della rivisitazione jazz e gli strumenti essenziali della jam session, che è il loro brodo primordiale, si lancia in un’avventura che approda in porti diversi, regalandoci un prezioso varco nel tempo, un’odissea di differenti scenari e sonorità nella musica e nei testi. E così l’incontro in jazz, che si trasforma presto in un viaggio alla scoperta di brani sia classici che inediti, è sentito come un omaggio naturale sia ai versi d’autore che al colore blue con cui il vocalist è divenuto l’interprete forse più importante del carattere mediterraneo del “pentagramma d’autore”, dell’uomo in crisi che riflette sui propri fallimenti, sulla dignità del dolore, sul silenzio dissolvente della sopravvivenza del ricordo.

La band si presenta con un approccio musicale estremamente poetico. Un quartetto trasparente e controllato nei brani eseguiti, dai colori intensi ed assonanti col pensiero assorto ed esistenzialista del cantante. E’ composta da alcuni fra i più abili jazzisti italiani, ed i nomi li conosciamo tutti per classe strumentale ed eleganza solistica: Flavio Boltro, uno dei trombettisti più sorprendenti dal lato tecnico, Danilo Rea, pianista eclettico, deus ex machina nell’analisi cromatica degli arrangiamenti, Rosario Bonaccorso, contrabbassista versatile e disinvolto, Roberto Gatto, il batterista fluente che ognuno ambirebbe avere nel proprio gruppo.

La maggior parte di coloro che ascoltano jazz sanno quanto Gino Paoli abbia un’inestinguibile passione per le blue notes. Il suo vocalismo si distingue per particolarità lirica e per un gusto armonico personale che spesso si pone come baricentro all’interno di una band di cui diviene protagonista.

Il suo modo di cantare appare rilassato e piacevole, in performances sempre di altissima qualità che si snodano in meditazioni dal registro medio-acuto difficilissimo ad essere mantenuto, dispensando classe indiscutibile e ottime scelte di fraseggio.