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Giovedì 19 Aprile 2018 Cenacolo degli Agostiniani
Via dei Neri - Empoli

Inizio spettacolo ore 21.30


Massimo Barsotti
piano solo

Massimo Barsotti è un pianista e compositore eclettico, la sua visione della musica è a 360 gradi. Dopo la preparazione accademica, avvenuta presso il Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze dove si è diplomato brillantemente in pianoforte nel 1986, sperimenta ogni forma di espressione musicale suonando nei piano-bar, in gruppi dixieland, in big band, in gruppi pop/rock, musica etnica e folk senza però mai tralasciare la sua formazione classica e continuando quindi ad esibirsi in concerti solistici classici e vincendo numerosi concorsi sia come solista che in musica da camera. Ben presto si mette anche a scrivere musica e la sua attività di compositore lo porta a scrivere numerose opere-musical tra cui l’opera “Vanità di Vanità”, rappresentata presso il Teatro alla Pergola di Firenze nel maggio del 2015 e riscuotendo unanime successo di pubblico e di critica.
La sua passione per la musica di ogni genere ed il naturale “virtuosismo” di cui è dotato lo portano ad esibirsi in concerti pianistici caratterizzati dall’originalità dei suoi programmi che lui stesso cura arrangiando e trascrivendo per pianoforte opere scritte per altre formazioni strumentali. Il 2010, bicentenario della nascita di Chopin, lo ha visto impegnato in una rara esecuzione dal vivo dei 12 studi op.10 del musicista polacco in veste, oltre che di pianista anche di attore in uno spettacolo da lui stesso ideato e presentato in prima assoluta presso il Teatro Dante di Campi Bisenzio.
La critica musicale tedesca ha scritto di lui:“..Senza dubbio, Massimo Barsotti stravede per il virtuosismo e la gioia di fare musica….”; “…nell’esecuzione del Mephisto Valzer di Liszt, Barsotti dimostra un virtuosismo di grande facilità…”; “…Nei suoi arrangiamenti Pucciniani sa servire al meglio i sentimenti ed i capricci scherzosi….. tutto questo attingendo a piene mani a tutti i registri con grande piacere..”; “..Le opere di Gershwin risuonano animate, con sentimento e con molto gusto e l'esecuzione della "Rhapsody in blue è insuperabile per la vivacità, lo charme e la spontaneità.… nell’esecuzione si scatenò giustamente l'inferno… un divertimento sicuro ed emozionante!”; “ Le parafrasi sono un affare di cuore per Barsotti… con raffinate armonie di contorno, virtuosismo spinto con gioia al massimo e efficace slancio ritmico per l'enorme entusiasmo del pubblico…” (Rhein Neckar Zeitung, Germania).
Attualmente è titolare della cattedra di pianoforte e Direttore della Scuola di Musica di Campi Bisenzio (Fi).
Il programma prevede trascrizioni e arrangiamenti originali effettuati dal pianista Barsotti. Il Concerto di Varsavia, la cui versione originale è per pianoforte e orchestra, fa parte della colonna sonora del film del 1941 "Dangerous Moonlight", film peraltro poco noto, ma che ha contribuito a rendere invece molto famosa la musica scritta dal compositore inglese Richard Addinsell; in questa versione il pianoforte, oltre a sostituire l'orchestra, mantiene la parte originale esattamente come nella Rapsody in blue del compositore statunitense George Gershwin. Anche in questa partitura per pianoforte e orchestra, scritta nel 1924 in occasione dell'inaugurazione della stagione della Aeolian Hall di New York, il pianoforte, oltre a mantenere la parte originale, sostituisce l'orchestra rendendo talvolta l'esecuzione ai massimi del virtuosismo pianistico. Nella Parafrasi su temi Pucciniani, scritta integralmente dal M° Barsotti, si alternano molti fra i temi più conosciuti delle arie del musicista Lucchese; l'aggiunta di passaggi "virtuosi" ispirati alle parafrasi Lisztiane, non fa sentire la mancanza dell'orchestra, così come nella Fantasia da West Side Story, dove i tre temi più conosciuti del musical scritto dal pianista-direttore d'orchestra e compositore americano Leonard Bernstein si alternano con variazioni ricche di virtuosismi. Anche nelle variazioni su tema del Padrino di Nino Rota il pianista Barsotti, ispirandosi ancora al pianismo romantico, ripropone ogni volta il tema arricchendolo di virtuosismi.