Chopin-Piazzolla
“Tocco di vita e di morte:
il senso contemporaneo del romanticismo”
Il progetto di accostare Chopin a Piazzolla, intende valorizzare le possibilità di espansione culturale delle tematiche romantiche e fare dell’estetica di questi due compositori una sorta di ponte capace di condurci verso i più vari legami. La “diversità romantica” costituisce comunque il filo conduttore estetico del progetto, pensato in modo da calare le dinamiche ottocentesche in contesti artistici successivi.
Non saranno dunque a disagio nelle atmosfere chopiniane le “stagioni- tango” di Piazzolla, simbolo di una romantica sensualità del corpo, come di un lirismo che trova le sue origini proprio nei languori romantici e tardo romantici, e nel legame con la cultura “alta” e popolare che proprio Chopin aveva esplorato nella sua opera pianistica.
Tra l’altro, i due compositori, pur nelle distanze dovute a data e luogo di nascita, sono comunque estremamente vicini per l’interpretazione che entrambi hanno dato del cammino dell’essere umano, interpretazione segnata da un virile pessimismo, equilibrato e malinconico, ma anche capace di un’ironia corrosiva.
Le composizioni in programma rappresentano momenti fondamentali della loro parabola artistica ed esistenziale: il “concerto” chopiniano (1830) rappresenta il distacco (definitivo) con la sua patria (la Polonia); con le “Stagioni” (1964-70) Piazzolla raggiunge la sua identità estetica, la consacrazione del suo stile, amalgamando un impulso ritmico prettamente "tanguero" con armonie e procedimenti contrappuntistici di tradizione europea, e con richiami alla cultura jazz.
Su tutto comunque risalta l’incanto giovanile, la freschezza, la poesia, l’originalità e lo splendore della scrittura di questi due grandi compositori, che li conserva vivi in tutti gli ambiti: uno spettacolo quindi che costituisce un momento di ascolto di alto livello, in grado di conquistare un pubblico dagli interessi più diversi.